13 Aprile 2015

Salmonellosi

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La Salmonella spp. è l’agente batterico che causa la salmonellosi, una delle più comuni tossinfezioni alimentari in Europa. Esistono più di 2000 sierotipi di questo batterio, che può provocare malattie distinte in forme tifoidee o forme non tifoidee. In quest’ultimo gruppo, particolarmente importanti sono S. enteritidis e S. typhimurium, responsabili delle forme gastroenteriche nell’uomo.

Le infezioni da Salmonella spp. possono colpire sia l’uomo che gli animali, domestici e selvatici. Il principale reservoir dell’infezione è rappresentato dagli animali, in particolare avicoli e suini; attraverso i prodotti derivati o l’ambiente contaminati la malattia può raggiungere l’uomo. La via d’infezione primaria è quella oro-fecale. Particolarmente importante per l’uomo è la trasmissione tramite alimenti contaminati. La contaminazione può avvenire anche tramite manipolazioni non corrette degli alimenti o contatto con superfici e utensili a loro volta contaminati.

In generale, la sintomatologia insorge più frequentemente tra le 12-36 ore dopo l’ingestione dell’alimento contaminato, e può perdurare per 4-7 giorni. Generalmente la malattia determina sintomatologia gastrointestinale ma in soggetti immunodepressi si possono sviluppare forme gravi generalizzate. Inoltre, l’uomo può essere portatore asintomatico. La prevenzione si basa sulle buone pratiche igienico-sanitarie nella produzione degli alimenti, dalla preparazione alla cottura.

Il centro nazionale di referenza della malattia si trova presso l’IZSVe, al quale si rimanda per ulteriori approfondimenti in merito.