L’influenza aviaria è una malattia degli uccelli causata da virus influenzali di tipo A, categoria a cui appartengono anche virus in grado di infettare i mammiferi, compreso l’uomo. Il reservoir naturale dell’influenza aviaria è considerato essere rappresentato dagli uccelli selvatici, in particolari gli anatidi, che possono trasmettere la malattia alle popolazioni domestiche.

In generale, si distinguono due forme di influenza aviaria a seconda del ceppo virale coinvolto:

  • Ad alta patogenicità (Highly Pathogenic Avian Influenza – HPAI), che presenta solitamente insorgenza acuta e altissima mortalità;
  • A bassa patogenicità (Low Pathogenicity Avian Influenza – LPAI), che si manifesta generalmente con una sintomatologia più blanda e mortalità variabile.

I virus influenzali di tipo A sono caratterizzati da alta instabilità genetica e sono spesso soggetti a mutazioni e ricombinazioni. Questo scambio di materiale genetico può determinare l’insorgenza di nuovi sottotipi virali in grado di determinare malattia in popolazioni precedentemente resistenti.

Il centro di referenza nazionale per la malattia si trova presso l’IZSVe, al quale si rimanda per maggiori informazioni.