Aggiornamenti Epidemiologici Malattia di Aujeszky
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24/04/2019
In data 23/04/2019, sono stati notificati 2 nuovi focolai della malattia di Aujeszky in Francia, in due allevamenti di suini domestici.
Il primo allevamento colpito da infezione è un allevamento di tipo commerciale, con un totale di 767 capi coinvolti, localizzato nel comune di Saint-Martin-les-Eaux, situato nel dipartimento delle Alpi dell’Alta Provenza della regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Il secondo allevamento, di piccole dimensioni, con un totale di 40 capi coinvolti, è localizzato nel comune di Monteux, nel dipartimento di Vaucluse.
Gli animali non presentavano segni clinici di malattia ma sono risultati positivi ai test sierologici effettuati durante il programma di sorveglianza. All’origine dell’infezione per il primo focolai si sospetta un contatto con la popolazione selvatica; mentre, il secondo allevamento aveva introdotto capi derivati da un allevamento precedentemente risultato infetto.
Le Autorità hanno regolamentato le movimentazioni animali e la sorveglianza entro i confini della zona di protezione istituita. Nessun trattamento è stato autorizzato sui soggetti risultati infetti. Sono state disposte le macellazioni dei capi positivi ai test sierologici.
Per ulteriori dettagli e per visualizzare i focolai sulla mappa, si rimanda al report completo pubblicato sul sito dell’OIE.
26/03/2018
In data 22/03/2018, è stato notificato un focolaio della malattia di Aujeszky nel comune francese Pontiacq-Viellepinte, situato nella Regione della Nuova Aquitania, a sud – ovest della Francia.
La positività è stata riscontrata in 22 suini domestici di razza autoctona Gascon, allevati in un allevamento rurale.
All’origine del focolaio un sospetto di contatto con animali selvatici, secondo quanto riportato da un’iniziale indagine epidemiologica. Le Autorità comunicano di aver già applicato le misure di controllo previste.
Per maggiori dettagli e per la visualizzazione della mappa del focolaio, si consiglia di consultare il report, pubblicato sul sito dell’OIE.