24 Novembre 2016

MEV variante francese – Focolai in Veneto

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MALATTIA EMORRAGICA VIRALE: VARIANTE FRANCESE

La variante francese della Malattia Emorragica Virale del coniglio, nota come RHDV2, è comparsa in Europa nel 2010 ed è stata segnalata in Italia a partire dal 2011. La malattia causata dalla variante francese può colpire gli animali molto giovani (sotto i 20 giorni) ed è in grado di causare un’alta mortalità. Le lesioni anatomopatologiche riscontrate in caso di infezione da RHDV2 sono sovrapponibili a quelle causate dalla forma classica della malattia, quali tracheite emorragica, petecchie polmonari e lesioni epatiche. L’introduzione della malattia in allevamento avviene prevalentemente attraverso l’ingresso di soggetti infetti o attraverso vettori meccanici (attrezzature, mezzi, ma anche operatori e/o animali). Non è esclusa anche la trasmissione aerogena del virus e, data la via di eliminazione, una potenziale fonte di contaminazione è rappresentata dalle deiezioni degli animali.

SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA 2016

All’inizio del mese di giugno 2016 in un allevamento industriale della provincia di Verona (comune di Vestenanova) è stata segnalata una positività per la variante francese di Malattia Emorragica Virale del coniglio (RDHV2). La positività è stata evidenziata dalle analisi effettuate presso la sezione di Treviso dell’IZSVe e confermate in data 9 giugno dal Centro di Referenza Nazionale per la malattia (IZSLER). Sempre nello stesso mese sono state confermate due ulteriori positività in allevamenti rurali della provincia di Treviso (comune di Treviso e comune di Cappella Maggiore).

Nel corso del mese di luglio sono state identificate altre quattro positività di RDHV2 in allevamenti rurali, da riproduzione e da ingrasso della provincia di Treviso e Belluno. In particolare, in un allevamento da riproduzione localizzato nel comuna di Follina (TV) sono deceduti oltre 13.000 soggetti sui circa 17.000 capi presenti. Un’ulteriore positività è stata identificata a inizio agosto: anche in questo caso si trattava di un allevamento rurale della provincia di Belluno. Tre ulteriori positività in allevamenti di Treviso (comune di Spresiano, Carbonera e Paese) sono state individuate nel mese di ottobre, e successivamente confermate dall’IZSLER. Infine, nel mese di novembre, un allevamento in provincia di Vicenza (Mason Vicentino) e uno in provincia di Treviso (Trevignano), sono risultati positivi alle analisi PCR per Lagovirus presso l’IZSVe e i campioni sono stati inviati a Brescia per la conferma.

Dei 13 focolai identificati al 23/11/2016 (sospetti compresi), 6 sono stati accertati in allevamenti da ingrasso e/o riproduzione, mentre i restanti 7 sono allevamenti rurali. Vista la densità degli allevamenti cunicoli nell’area interessata dalla positività, il rischio di diffusione della malattia risulta elevato. È pertanto indispensabile adottare misure di prevenzione e di biosicurezza adeguate alla situazione epidemiologica presente.

La distribuzione dei focolai identificati in Veneto al 23/11/2016 è riportata in Tabella 1 e Figura 1, in allegato.