13 Giugno 2018

OIE General Session e la salute degli Animali: focus sulla situazione attuale

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Parigi, 24 Maggio 2018 – I delegati dei 181 Paesi Membri dell’OIE si sono riuniti a Parigi per discutere sui metodi di controllo e gestione delle malattie animali, sulla sicurezza del commercio internazionale di animali e prodotti di origine animale, nonché sul benessere animale.
L’86esima edizione dell’OIE General Session è stata l’occasione per esaminare i progressi e fornire, a tutti i Paesi Membri dell’OIE, una panoramica globale sullo stato di salute degli animali e per analizzare i trends di evoluzione delle principali malattie.
È stata, infatti, presentata la situazione sanitaria globale, includendo anche le zoonosi, sulla base delle relazioni, presentate all’OIE dagli stati Membri e non, tra il 1° Gennaio 2017 ed il 6 Maggio 2018.
Particolare attenzione è stata posta su malattie sottoposte a controllo ed eradicazione, come l’Influenza Aviaria ad alta patogenicità (HPAI), la Peste dei piccoli ruminanti (PPR), l’Afta Epizootica, la Rabbia, la Tubercolosi Bovina, la Lumpy skin disease (LSD), la Peste Suina Africana e su malattie emergenti delle specie acquatiche, come la Tilapia Lake Virus (TiLV).

Nello specifico:

  • Per l’Influenza Aviaria ad alta patogenicità (HPAI), i dati raccolti attraverso WAHIS (World Animal Health Information System), per il 2017 e l’inizio del 2018, evidenziano un’ulteriore diffusione della malattia, con il più alto numero, circa il 40% dei Paesi, che riporta la presenza della malattia, a partire dal 2006. Questi dati dimostrano che, dall’inizio del 2017, vi è stata una massiva diffusione dell’Influenza Aviaria ad alta patogenicità negli animali, con una situazione epidemiologica in continua evoluzione. I paesi membri dovrebbero mantenere alti i loro sforzi nella prevenzione e nel monitoraggio della malattia, con lo scopo di prevenire futuri eventi panzootici.

 

  • La Peste dei Piccoli Ruminanti (PPR) è una delle malattie prioritarie identificate dal GF-TAD (FAO-OIE Global Framework for the progressive control of Transboundary Animal Diseases). Nel 2015 è stata adottata una strategia globale per il controllo e l’eradicazione della malattia, entro il 2030. Dai dati presentati, sono stati segnalati focolai in Paesi mai colpiti precedentemente dalla malattia. Questo dimostra l’urgente necessità di migliorare le misure di prevenzione e controllo, come definito dalla Strategia Globale.

 

  • L’Afta Epizootica (FMD) rimane una delle tre malattie più frequentemente notificate dall’OIE nel 2017 e all’inizio del 2018. La malattia è risultata presente, con cinque sierotipi diversi, nel 34% dei 184 Paesi e territori notificanti.

 

  • La Rabbia continua a minacciare la salute di uomini e animali. In particolare, la Rabbia urbana infetta migliaia di persone principalmente in Africa e in Asia, nonostante la sua diffusione sia del tutto prevenibile. Un piano di eradicazione della rabbia urbana è stato avviato nel 2017, su iniziativa della cooperazione “United against rabies”, composta dalle quattro Organizzazioni partner: Organizzazione Mondiale per la Salute degli Animali (OIE), l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) e la Global Alliance for Rabies Control (GARC). Tra il 2017 e gli inizi di maggio 2018, la malattia è stata segnalata nel 57% dei 183 Paesi e territori che hanno notificato informazioni all’OIE.

 

  • La Tubercolosi Bovina rimane prevalente negli animali domestici o nella fauna selvatica in alcune parti dell’Africa, dell’Asia e del Pacifico, così come in alcune zone dell’America e dell’Europa. Nel 2017 e all’inizio del 2018, la malattia è stata segnalata dal 43% dei Paesi e dei territori segnalanti ed è distribuita in tutte le regioni del mondo. Una roadmap per la Tubercolosi zoonotica è stata lanciata nel 2017 dall’OIE e dai suoi partner, per sostenere lo sforzo mondiale necessario per porre fine all’epidemia globale.

 

  • La Lumpy Skin Disease (LSD) ha registrato una diffusione negli ultimi anni in Paesi precedentemente non interessati, in particolare in Europa, che ad oggi si annovera tra i Paesi colpiti dalla malattia, insieme all’Africa e al Medio Oriente. Le strategie di prevenzione e controllo nelle aree recentemente colpite si sono dimostrate efficaci, poiché non si sono registrate nuove notifiche nel periodo 2017 – 2018. Tuttavia, l’OIE incoraggia i suoi membri, nelle aree a rischio, ad avviare campagne di vaccinazione preventive e di segnalare immediatamente tutti i focolai attraverso il portale WAHIS. La condivisione tempestiva delle informazioni sull’LSD ha lo scopo di assicurare una informzaione corretta dell’attuale situazione di rischio.

 

  • La situazione globale della Peste Suina Africana (ASF) desta molte preoccupazioni a causa delle rilevanti perdite di bestiame e per i vincoli sanitari posti al commercio di animali e dei loro prodotti. Poiché non esiste alcun vaccino, la gestione del rischio dovrebbe concentrarsi sulla prevenzione della malattia, attraverso la riduzione del rischio di introduzione del virus e la riduzione dell’esposizione a potenziali fonti, mediante l’attuazione adeguata delle procedure di biosicurezza.

 

  • La Tilapia lake virus disease (TiLV) è una malattia emergente negli animali acquatici e ha causato, negli ultimi anni, tassi di mortalità notevoli, fino al 70% negli allevamenti di tilapia e nella popolazione selvatica, in diverse parti del mondo. Nel 2017 e all’inizio del 2018, sei Paesi dell’America, dell’Asia e del Medio Oriente hanno notificato nuovi focolai, a dimostrazione che questa malattia rappresenta, a livello globale, un rischio importante e in rapida crescita, per questo settore produttivo.

Nel corso dell’86esima edizione, sono stati riconosciuti nuovi status sanitari dei Paesi membri, rispetto alle malattie prioritarie elencate dall’OIE. Tale procedura di riconoscimento riveste, secondo la Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO), un ruolo primario nel commercio internazionale di animali e dei prodotti da essi derivati.
Alla sessione Generale di quest’anno, l’Assemblea Mondiale dei delegati dell’OIE ha distribuito 11 certificati a 10 Paesi per il riconoscimento dello status di malattia, nello specifico:

  • Argentina, Bulgaria e Costa Rica sono stati riconosciuti come “esenti da Peste Suina Africana (CSF)”
  • Madagascar, Perù e Uruguay sono stati riconosciuti come “esenti da Peste dei Piccoli Ruminanti (PPR)”
  • Il Nicaragua riconosciuto come “a rischio trascurabile di BSE”
  • Il Perù e Suriname ufficialmente riconosciuti come “esenti da afta epizootica senza vaccinazione”, mentre una zona del Brasile e il Taiwain, riconosciuti come “esenti da afta epizootica con vaccinazione”.

La mappa degli status aggiornati sarà presto disponibile online, sul sito dell’OIE.
[Per ulteriori dettagli, si riporta il link della news: http://www.oie.int/en/for-the-media/press-releases/detail/article/state-of-play-of-the-global-animal-health-situation/ ]